ROMA TROVA L'AMERICA IN FRANCIA - Minicroissant alla Carbonara.

CATEGORIA: antipasto.

I CINQUE SENSI + UNO: SENSAZIONI E RICORDI.
C’e qualcosa di magico nei croissant. Per me sono i protagonisti assoluti delle mattine speciali. Quelle delle soste in autogrill durante i viaggi in auto verso il mare, quando, bambina, indossavo il costume sotto i vestiti, pronta a correre in spiaggia mentre i miei genitori scaricavano le valigie. Quelle dei viaggi all’estero che mi obbligano ad abbandonare il letto quando fuori è ancora buio e nelle quali, mangiando il mio croissant, osservo le persone che mi circondano, provando a immaginare quale sia la loro destinazione, cosa lascino alla partenza e cosa troveranno all’arrivo: vita che mi scorre attorno. Le mattine in cui il profumo che esce dalle pasticcerie e dai bar, sensuale, sfacciato e tiranno penetra nelle mie narici e va dritto al mio cervello e annichilisce la mia forza di volontà, amplificando il mio desiderio di sentire in bocca il tepore del croissant uscito dal forno, il suo sapore così conosciuto e così irrinunciabile e di attendere a ogni morso, con timidezza e voracità, l’incontro con la marmellata che scotta le labbra e chiede perdono con un bacio dolcissimo, come il più spietato degli amanti.

Considero l’incontro del croissant con l’universo dei cibi salati uno dei più felici sposalizi in campo gastronomico. La delicata dolcezza della pasta e il saporito contrappunto del ripieno sono irresistibili.

IL VOLO PINDARICO: L'IDEA.
Cibi differenti per differenti modi di fare colazione: croissant da una parte, uova e bacon dall'altra, hanno ispirato l'idea di servire la crema che accompagna i minicroissant in una tazzina da caffè.
I minicroissant alla carbonara sono un modo di giocare con ricette 'mattutine' e sui relativi ingredienti, portarli sulla tavola del pranzo e ricostruire un piatto classico della cucina italiana.
Pancetta o guanciale? Pecorino o Parmigiano? A voi la scelta.
La noce moscata? Un apostrofo personale.




COSA CI METTO: INGREDIENTI PER 4 PERSONE.
  • 3 uova sode con il tuorlo ancora piuttosto morbido
  • 3 cucchiai colmi di pecorino romano o parmigiano stagionato, grattugiati al momento
  • 1 disco di pasta sfoglia preferibilmente fatta in casa
  • 16 fette sottili di pancetta o guanciale
  • 1 cucchiaio di olio EVO
  • Sale, pepe, noce moscata e latte intero fresco q.b.

COME LO FACCIO: PROCEDIMENTO.
Preriscaldo il forno a 200°C.
Con i rebbi di una forchetta, bucherello la pasta sfoglia in numerosi punti e la taglio in sedici triangoli con la base arrotondata, utilizzando un coltello a lama liscia. Sulla parte bassa di ciascun triangolo appoggio una fetta di pancetta o guanciale ripiegata disordinatamente su se stessa, avendo cura di lasciare alcuni millimetri di distanza dai bordi.
Partendo dalla base e tirando leggermente verso l'esterno, arrotolo i triangoli su se stessi, procedendo verso la punta. Ripiego le estremità laterali verso la parte anteriore centrale del croissant, conferendo la forma tipica.
Procedo allo stesso modo per le restanti sezioni di pasta sfoglia, appoggiando i minicroissant su una teglia rivestita di carta da forno, distanziandoli di alcuni centimetri. Spennello i minicroissant con poco latte e li inforno a 200°C per circa 10' o fino a che saranno ben dorati in superficie.
Durante la cottura in forno, nel bicchiere del frullatore inserisco le uova sode intere, un cucchiaio di olio EVO, il formaggio grattugiato,  una macinata di pepe nero e una grattata di noce moscata. Aziono a velocità massima fino a ottenere una crema gonfia e morbida. Se la crema risulta troppo spessa, la stempero con un po' di latte freddo aggiunto a filo.
Assaggio e regolo di sale, pepe e noce moscata se necessario (non utilizzo il sale nella fase precedente perchè la sapidità data dal formaggio potrebbe essere già sufficiente).
Verso la crema di uova in quattro tazzine da caffè e copro con pellicola a contatto fino al momento di servire per evitare la formazione di una pellicina superficiale.
Sforno i minicroissant e, maneggiandoli con attenzione perchè saranno caldissimi, e li pongo in quattro piccoli cestini o in cocottine foderate con un tovagliolo (quattro per ciascun contenitore).

Servo immediatamente, accompagnando ogni tazzina con un cucchiaino da caffè che sarà utilizzato per spalmare la salsa.




I PRESENTI E GLI ASSENTI: principali allergie e intolleranze alimentari.
Crostacei e prodotti a base di crostacei: NO
Uova e prodotti a base di uova: SI
Pesce e prodotti a base di pesce: NO
Arachidi e prodotti a base di arachidi: NO
Cereali contenenti glutine e prodotti derivati: SI
Soia e prodotti a base di soia: NO
Latte e prodotti a base di latte (compreso il lattosio): SI
Frutta con guscio e prodotti derivati: NO
Sedano e prodotti a base di sedano: NO
Senape e prodotti a base di senape: NO
Semi di sesamo e derivati: NO
Lupino e prodotti derivati: NO
Molluschi e prodotti derivati: NO
Patate e prodotti derivati: NO

CHI RESTA E CHI SE NE VA.
La pasta sfoglia tradizionale può essere sostituita con quella senza glutine, reperibile in molti supermercati.
Attenzione a che la pancetta non contenga glutine.

NOTA. L’origine della pasta alla Carbonara è incerta e oggetto di diatribe territoriali. Alcune fonti la attribuiscono alla cucina romana, altre a quella abruzzese. Secondo alcuni era un piatto consumato dai carbonai nei boschi durante i periodi passati lontano da casa, ma la presenza delle uova, incapaci di conservarsi a lungo, fa dubitare riguardo alla veridicità di questa ipotesi. Secondo un’altra tesi questo modo di condire la pasta sarebbe stato creato da un cuoco affiliato al movimento dei Carbonari. Anche l’esercito americano rientra nei potenziali responsabili della nascita della ricetta: alla fine della seconda guerra mondiale, nelle trattorie romane i soldati americani chiedevano uova, bacon e spaghetti che erano serviti sconditi. Mescolando i tre ingredienti, avrebbero creato l’antesignano degli spaghetti alla Carbonara. I napoletani sono coinvolti in queste teorizzazioni sull’origine del piatto. Ne ‘La cucina teorico pratica’, testo edito da Ippolito Cavalcanti nel 1837, comparirebbe una ricetta molto simile a quella oggi conosciuta.

Commenti

Mario De Luca ha detto…
siiiiiiiiii li voglio subitoooo!!!! =)
Paola "Slelly" Uberti ha detto…
Grazie per avere apprezzato, Mario.
Sono semplicissimi da fare. Se li provi, fammi sapere.
Un abbraccio.
Paola detta Slelly.
Questo fine settimana li provo anche io...Ho già l'acquolina in bocca....
Paola "Slelly" Uberti ha detto…
@Jean, fammi sapere come verranno i minicroissant.

Aspetto i tuoi commenti.

Paola Uberti - Slelly
gabriella ha detto…
Ieri a casa mia si è tenuta una riunione "carbonara" di donne che gestiscono B&B... quale occasione migliore per provare la ricetta dei Minicroissant? Un successo! Ho scoperto le carte ed ho svelato la fonte... Avrai altre seguaci! Non potevo non condividere il tuo fantastico blog!!!
Buon lavoro, gabriella
Paola "Slelly" Uberti ha detto…
Cara Gabriella,
commenti come il tuo mi riempiono di gioia e aggiungono significato al mio lavoro.

Ti ringrazio e spero di leggerti al più presto.

Paola Uberti, SLELLY - The Dark Side of Kitchen

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