E AUTUNNO SIA - Zuppa di verdure al cumino con crostini integrali al formaggio di capra



CATEGORIA: primo piatto.

I CINQUE SENSI PIU' UNO: SENSAZIONI E RICORDI

Oggi è stato un giorno di pioggia che ha decretato l'arrivo dell'autunno.

Fuori dalla finestra languiva una campagna umida, avvolta da una sottile nebbia che mi invitava a restare a casa, ad avvolgermi nel relax, a rallentare i ritmi, a godere della trasformazione stagionale.

Nel pomeriggio sono uscita nel giardino per ammirare uno spettacolo unico.

Le ultime rose dondolavano al vento pigre e confuse da giorni in cui il sole del pomeriggio, ancora abbastanza caldo da farle crescere, si alterna a notti fredde e mattine cariche di rugiada. Fragili boccioli si arrendevano alla possibilità di non sbocciare e rimanere cristallizzati un un'infanzia sbiadita, morbida e poetica.



Un ragno instancabile riparava i danni che la pioggia leggera provocava alla sua tela tesa tra le foglie delle calle e i fusti legnosi delle ortensie. Oscillava sui fili imperlati di gocce d'acqua muovendosi velocemente, correndo su e giù nel tentativo di ripristinare la sua trappola destinata alle ultime zanzare intontite.


Il basilico, con le sue foglie piccole e sottili che non riescono più a imbibirsi di un sole ristoratore ed energetico, sembrava affranto per la fine della sua stagione.

Io guardavo il cielo alla ricerca di un'apertura sull'azzurro, pensando che se la pioggia fosse cessata, in compagnia del mio cane, sarei andata nei boschi sulle colline di Pecetto in cerca di castagne.

Ma la pioggia ha continuato a cadere. Mi sono infilata in comodi e caldi abiti e sono entrata in cucina con l'intento di replicare con il cibo le sensazioni provate in giardino: ricerca di calore, di comfort e sicurezza, di tempi lunghi in preparazione al riposo ristoratore che rappresenta l'anima dell'autunno. Stati mentali di assopimento e calma, come quando si è a un passo dal sonno e il cuore batte lento, all'unisono con il respiro tranquillo.

Arrivederci, estate.



IL VOLO PINDARICO: L'IDEA
Autunno significa comfort food, cibo dell'anima che regredisce all'infanzia. Le zuppe di verdura sono perfette in tal senso. Il pane croccante che le accompagna, rustico e sincero, traghetta lo spirito verso la stagione fredda nella quale si compie il miracolo della rigenerazione naturale.

In questa zuppa le ultime verdure estive, cosiddette "tardive", si fondono con la zucca, ortaggio autunnale per eccellenza. I sapori si mescolano al rosmarino e al cumino, spezia calda dal gusto avvolgente e sono accompagnati dall'acidità e dal sapore intenso del formaggio di capra.

COSA CI METTO: INGREDIENTI PER 6 PERSONE

Per la zuppa:

  • 300 grammi di polpa di zucca già privata della scorza e dei semi
  • 1 grossa patata (circa 300 grammi)
  • 1 melanzana di grandi dimensioni (circa 250 grammi)
  • 2 grosse carote (circa 150 grammi in totale)
  • 1 grossa cipolla
  • 1 grossa costa di sedano
  • 1 peperone di medie dimensioni (circa 150 grammi)
  • Cumino in polvere q.b.
  • Parmigiano Reggiano grattugiato al momento q.b.
  • Rosmarino fresco q.b.
  • Olio EVO q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero macinato al momento q.b.
Per i crostini:
  • 12 piccole fette di pane integrale
  • Formaggio morbido di capra q.b.
  • Cumino in polvere q.b.

COME LO FACCIO: PROCEDIMENTO
Lavo e asciugo accuratamente tutte le verdure.

Taglio la polpa di zucca a piccoli pezzi.

Taglio la patata a fette e poi a cubetti (io non elimino la buccia).

Mondo la melanzana eliminando il picciolo e la taglio a cubetti non troppo piccoli.

Elimino le estremità delle carote e le taglio a fette e poi a cubetti (anche in questo caso io non elimino la buccia).

Pelo la cipolla, la taglio a metà e poi la riduco in fette molto sottili.

Taglio la costa di sedano a piccoli pezzi (se le foglie sono sane utilizzo anche quelle)

Rimuovo la calotta, i semi e le coste bianche dal peperone e taglio l'ortaggio a piccoli pezzi.

In una capace pentola verso una generosa quantità di olio EVO e unisco, a freddo, la cipolla, il sedano, le carote e il peperone.



Accendo la fiamma e rosolo su fiamma media fino a che la cipolla diventa morbida.

Unisco le restanti verdure e rosolo ancora per pochi minuti. Tolgo dal fuoco e aggiungo acqua fredda in quantità sufficiente da coprire a filo.



Riporto sulla fiamma, condisco con sale e pepe e cuocio a pentola coperta fino a quando le verdure sono morbidissime.

Frullo la zuppa con un frullatore ad immersione e unisco una manciata di Parmigiano Reggiano grattugiato, poco rosmarino finemente tritato e un po' di cumino in polvere.

Mescolo con cura e assaggio per regolare di sapore se necessario (il cumino deve fare da "sottofondo" senza coprire il gusto delle verdure). Lascio riposare per alcuni minuti.

Nel frattempo preparo i crostini.

Tosto le fette di pane integrale in una bistecchiera ben calda o in una padella.

Spalmo i crostini intiepiditi con il formaggio di capra e cospargo con pochissimo cumino.



Servo la zuppa nei piatti individuali rifinendo con un giro di olio a crudo e una macinata di pepe. Decoro con un rametto di rosmarino e accompagno con i crostini.




I PRESENTI E GLI ASSENTI: principali allergie e intolleranze alimentari
Crostacei e prodotti a base di crostacei: NO
Uova e prodotti a base di uova: NO
Pesce e prodotti a base di pesce: NO
Arachidi e prodotti a base di arachidi: NO
Cereali contenenti glutine e prodotti derivati: SI (crostini)
Soia e prodotti a base di soia: NO
Latte e prodotti a base di latte (compreso il lattosio): SI
Frutta con guscio e prodotti derivati: NO
Sedano e prodotti a base di sedano: SI
Senape e prodotti a base di senape: NO
Semi di sesamo e derivati: NO
Lupino e prodotti derivati: NO
Molluschi e prodotti derivati: NO
Patate e prodotti derivati: SI

CHI RESTA E CHI SE NE VA
Il pane integrale può essere sostituito da pane senza glutine.

Il sedano o la patata possono essere omessi.

Il Parmigiano Reggiano può essere omesso.

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